Storia della Cocaina: Una Spirale Discendente
La conoscenza delle proprietà delle foglie di coca boliviana o peruviana, detta anche cuca o ypadu, si perde nella notte dei tempi. Borse e ceste piene delle foglie dell’Erythroxylon coca vennero rinvenute in antichissime tombe andine.
Nell’epoca delle conquiste del continente americano da parte degli occidentali (fine del 1400), iniziarono a filtrare in occidente notizie sulle proprietà di questa pianta, definita “divina”.
Di qui inizia la storia della cocaina, sostanza, che si snoda attraverso vicende alterne di divieti e condanne, di usi farmaceutici (Vin Mariani, elisir a base di cocaina) e pseudo-terapeutici (usata quale “cura” per la dipendenza dalla morfina verso la fine dell’800).
A tal proposito, nella valutazione delle potenzialità della cocaina d’instaurare una fortissima dipendenza, gli errori più grossolani li commise Freud, che negò la dipendenza da cocaina, salvo che la persona non fosse morfinomane. Per Freud il morfinomane manteneva la propria tossicodipendenza, passando da una sostanza ad un’altra; in tutti gli altri casi, affermava, la cocaina poteva essere somministrata a volontà, in quanto a lungo andare essa stessa produceva avversione invece di bisogno.
Ma è la cocaina stessa – da lui difesa così strenuamente – a smentire Freud, arrivando ai giorni nostri con la classificazione di droga d’abuso tra le più fatali.
La cocaina viene definita “la bomba dentro”: una corsa in bagno, un gesto frettoloso, un mucchietto di polvere sul dorso della mano, una sniffata e… la bomba esplode, nel corpo, nel cervello, come in una reazione a catena. Si ha la sensazione di essere più vivi, più forti, ci si dimentica della fame, la stanchezza non esiste più, il sonno passa per lasciare posto ad un’iperattività del fisico e del pensiero. Appena l’effetto stupefacente cala, ha inizio l’immediato bisogno di ripetere la stessa esperienza.
Questo è l’effetto che rende ancor più devastante la cocaina: il desiderio di se stessa. Quella sensazione di euforica onnipotenza si insinua nella mente del cocainomane e lo spinge a ricercare sempre più cocaina, sempre più cocaina, sempre di più, finché ce n’è, finché ci son soldi per comprarne, dimenticandosi anche di mangiare, di dormire per giorni e notti, fino al tracollo, doloroso e talvolta fatale.
In quei momenti il cuore batte all’impazzata, il respiro si ferma, il cervello si spegne dopo aver schizzato fuori tutti i residui pensieri in disordine. Così anche la vita si ferma, senza che nessuno possa più fare nulla…
Più che un insieme di date o di personaggi più o meno noti, che ne hanno decantato i pregi miracolosi o condannato i danni che essa produce, la vera storia della cocaina può essere scritta da ogni persona che ha avuto la sventura di sperimentarne gli effetti e la dipendenza. La vera storia della cocaina è proprio quella che ogni cocainomane può scrivere, in qualunque punto si trovi in quella spirale discendente, nel cui fondo si c’è solo la morte, sempre più spesso desiderata da tutti gli “schiavi” della “bianca signora”.
Ecco. Questa è la storia della cocaina. Inizia all’incirca allo stesso modo un po’ per tutti quelli che ne hanno fatto o ne fanno uso, per poi variare in mille sfumature e situazioni anche diametralmente opposte. Si, perché dal jet set ai vicoli dei bassifondi, dalle ville di lusso alle case popolari, la cocaina si “adatta” alla mente di ogni cocainomane come l’acqua alla forma di qualunque anfratto. Tutto sembra scorrere tranquillo, anche per anni, poi un bel giorno arriva la piena che, inaspettatamente, travolge tutto.
Storia Cocaina Al Centro di Recupero dalla Cocaina Narconon il Gabbiano, attraverso un programma completo di disintossicazione e riabilitazione, aiutiamo centinaia di persone ogni anno a risolvere il proprio problema della dipendenza da cocaina, restituendole alle proprie famiglie libere dalle droghe ed individui utili e produttivi per la società.